L’illuminazione esterna della Basilica di S. Maria in Trastevere è stata realizzata nell’ambito della collaborazione tra Areti e un team di progettisti del Dipartimento di Architettura di Roma Tre coordinato da Marco Frascarolo, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma. Il progetto connesso al recente restauro dei mosaici e degli affreschi, che caratterizzano la facciata della Basilica, si basa sulla coesistenza di corpi illuminanti installati all’interno del perimetro della Basilica, che garantiscono la corretta visione a livello volumetrico e materico della Basilica , e di apparecchi dotati di ottica molto stretta posizionati all’interno di un palo progettato ad hoc e posto ai margini dell’edificio antistante in modo da non alterare il disegno della piazza e allo stesso tempo ammorbidire le ombre e creare un leggero bagliore sulla il colonnato e sulle statue sovrastanti.
Luogo: Roma
Fine Lavori : 2020
In Collaborazione con: Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma
Cliente: Areti, Dipartimento di Architettura di Roma Tre
Tipologia: Cutural Heritage
Photo Credits: Archivio Acea
FABERtechnica per la Basilica di Santa Maria in Trastevere è:
Responsabile di Progetto e Coordinatore Scientifico: Marco Frascarolo
Il progetto per l’adeguamento del sistema di illuminazione del Velario dell’Aula è stato preceduto da una fase propedeutica di approfondimento del sistema di diffusione esistente e della tipologia di apparecchi più adeguati al raggiungimento degli obiettivi energetici, estetici e conservativi prefissati. A questa prima fase è seguita la realizzazione del primo intervento sperimentale e una campagna di analisi e monitoraggio che ha confermato quanto previsto dal progetto in termini di risparmio energetico, adeguamento dei livelli di illuminamento ed efficacia di installazione, costituendo la base per il completamento del progetto di adeguamento complessivo. Il nuovo sistema d’illuminazione dell’Aula ad emiciclo ha ottenuto l’obiettivo prefissato di adeguamento dei livelli di illuminamento per lo svolgimento dei compiti visivi sui piani orizzontali e la riduzione dei consumi energetici.
Per bilanciare ulteriormente le luminanze, facendo sì che tutti gli elementi architettonici e materici siano rappresentati in maniera adeguata, l’ultimo step di progetto ha avuto come focus specifico le superfici verticali. Per ottenere una buona qualità visiva complessiva, abbiamo inserito dei corpi illuminanti all’interno delle tribune e dietro ai finestroni soprastanti il fregio, in modo da direzionare i flussi luminosi anche dalle pareti laterali.
Luogo: Montecitorio, Roma
Fine Lavori : 2019
Impiantista elettrico: Giuseppe Parise, Francesco Sala
Cliente: amera dei Deputati
Tipologia: Cutural Heritage
Photo Credits: FABERtechnica
FABERtechnica per la Basilica di San Francesco di Assisi è:
Responsabile di Progetto e Coordinatore Scientifico: Marco Frascarolo
Coordinatore operativo: Stella Cardella
Collaboratori: Alessia Fiorini, Sara Forlani, Nicola Melone, Chiara Cintio, Davide Buggionovi, Edoardo Ferrari, Sara Iacoponi, Beatrice Rossi
Il nuovo sistema di illuminazione ha come obiettivo principale l’equilibrio delle luminanze sulle superfici orizzontali e verticali, così da esaltare la qualità spaziale ed i volumi architettonici del chiostro, nel rispetto del comfort visivo dei fruitori, studiato in base alle esigenze funzionali. Particolare attenzione in fase di progetto ed installazione è stata dedicata all’equilibrio tra vuoti e pieni per ottenere una luce morbida che esalta i materiali e il recente restauro conservativo, a tal proposito è stata svolta una specifica selezione delle finiture degli apparecchi per garantirne la coerenza con il valore del luogo e la sua storia. Sono stati studiati inoltre diversi scenari di luce per venire incontro alle esigenze funzionali del chiostro che può essere usato come palcoscenico per concerti, eventi di beneficenza etc., rispettando a pieno il vicinato riducendo al minimo ogni forma di inquinamento luminoso sia verso edifici adiacenti che verso l’alto.
Luogo: Roma
Anno: 2017
Cliente: Camera dei Deputati
Tipologia: Cultural Heritage
Photo Credits: MLD La Sapienza
FABERtechnica per Chiostro Complesso Valdina è:
Responsabile di Progetto e Coordinatore Scientifico: Marco Frascarolo
Coordinatore operativo: Stella Cardella
Collaboratori: Nicola Melone, Chiara Cintio
La Sala del Cenacolo è inserita all’interno del Complesso di Vicolo Valdina, costituito dall’ex convento delle monache benedettine di S. Maria in Campo Marzio e dall’annessa chiesa dedicata a S. Gregorio Nazianzeno, da un campanile romanico e da un chiostro cinquecentesco con al centro una fontana e dagli ampliamenti realizzati nei secoli scorsi intorno alle celle del convento. Originariamente sala del refettorio conventuale, oggi utilizzata prevalentemente per conferenze e mostre d’arte è caratterizzata dall’ampia volta con cappuccine e stucchi, con una serie di affreschi settecenteschi e, sullo sfondo, la pittura del Cenacolo di origine cinquecentesca. Per il nuovo impianto abbiamo studiato dei corpi illuminanti custom, realizzati artigianalmente per assolvere tre diversi compiti illuminotecnici: la valorizzazione dell’architettura grazie a degli apparecchi posizionati sui candelabri, finalizzati all’illuminazione delle volte e per riflessione, fornire l’illuminazione diffusa della Sala, la valorizzazione degli affreschi per mezzo di apparecchi installati su una struttura verticale nei vani finestra in prossimita’ delle pareti terminali che garantiscono anche l’illuminazione funzionale sul tavolo dei relatori ed in ultimo un sistema di speciali piantane, finalizzate ad integrare l’illuminazione funzionale della Sala e cablate per l’emergenza in modo da garantire gli illuminamenti minimi in caso di interruzione dell’alimentazione di rete.
Luogo: Roma
Anno: 2017
Realizzazione apparecchi custom: Federico Ognibene – ILM lighting
Cliente: Camera dei Deputati
Tipologia: Cultural Heritage
Photo Credits: FABERtecnica
FABERtechnica per Chiostro Complesso Valdina è:
Responsabile di Progetto e Coordinatore Scientifico: Marco Frascarolo
Coordinatore operativo: Stella Cardella
Collaboratori: Nicola Melone
La Sala della Sacrestia è inserita all’interno del Complesso di Vicolo Valdina, costituito dall’ex convento delle monache benedettine di S. Maria in Campo Marzio e dall’annessa chiesa dedicata a S. Gregorio Nazianzeno, da un campanile romanico e da un chiostro cinquecentesco con al centro una fontana e dagli ampliamenti realizzati nei secoli scorsi intorno alle celle del convento. La sala presenta sulla parete destra un frammento di Crocifissione del Trecento, mentre sulla parete sinistra, confinante con la chiesa, si trovano affreschi cinquecenteschi raffiguranti S. Giovanni Battista, S. Gerolamo e S. Caterina d’Alessandria. Per il nuovo impianto abbiamo studiato dei corpi illuminanti a plafone custom, realizzati artigianalmente per fondersi con la copertura lignea a cassettoni e grazie alla particolare finitura studiata insieme alla committenza, con le decorazioni della Sala.
Luogo: Roma
Anno: 2017
Realizzazione apparecchi custom: Federico Ognibene – ILM lighting
Cliente: Camera dei Deputati
Tipologia: Cultural Heritage
Photo Credits: FABERtecnica
FABERtechnica per Chiostro Complesso Valdina è:
Responsabile di Progetto e Coordinatore Scientifico: Marco Frascarolo
Nel Febbraio del 2015 Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la “Soprintendenza speciale per il Colosseo, il museo nazionale romano e l’area archeologica di Roma” commissiona al Master in Lighting Design (MLD) della “La Sapienza”, il progetto per la definizione di linee guida progettuali, propedeutiche alla scelta delle soluzioni illuminotecniche compatibili per l’Anfiteatro Flavio.
Il lavoro si articola in due sezioni. La prima, di analisi, volta alla conoscenza del Colosseo inserito nel suo contesto. La seconda, di sintesi, partendo dai risultati della prima, arriva a definire una metodologia di lavoro, senza individuare in maniera univoca, la risposta progettuale, ma generando un insieme di possibilità nella quale si potrà muovere chi si occuperà del progetto esecutivo.
L’ analisi degli elementi morfologici primari e della loro evoluzione nel tempo è la chiave di interpretazione per il monumento nel suo complesso, la matrice dei ragionamenti progettuali. All’esterno, partendo dall’analisi percettiva del monumento nel suo contesto urbano (statico e dinamico) si è ritenuto opportuno mantenere una lettura che metta in evidenza i pieni e la griglia rappresentata dai vuoti. La complessità dell’architettura interna viene scomposta attraverso i differenti piani di lettura (orizzontali, verticali, inclinati) e degli gli elementi primari che li compongono. Si è ipotizzata una metodologia che consente di stabilire delle gerarchie percettive, nonché di sviluppare più ipotesi interpretative e più scenari adattabili alle diverse situazioni di fruizione del monumento. Infine un aspetto a cui si è voluto dare particolare attenzione è l’inserimento del monumento a livello urbano, nel tentativo di superare la carenza di dialogo con il contesto che oggi lo caratterizza, ricreando quel giusto dialogo con la città, a cominciare dall’area archeologica a cui appartiene.
Luogo: Roma
Anno: 2015
Project Manager: Stefano Catucci
Coordinatore della Progettazione: Marco Frascarolo
Consulenti impianti elettrici: Luigi Martirano, Giuseppe Parise
Consulenti sistemi di rilevazione: Stefano Varano (Roma Makers) e Damiano Cerrone (Spin Unit Lab)
Cliente: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la “Soprintendenza speciale per il Colosseo, il museo nazionale romano e l’area archeologica di Roma”
Tipologia: Cultural Heritage
Photo Credits: MLD La Sapienza
il Master in Lighting Design della Sapienza per le Linee Guida per l’Illuminazione del Colosseo è: Marco Frascarolo, Corrado Terzi, Floriana Cannatelli, Elisa Forlini, Gilda Magni, Maria Fernanda Pellecer, Susanna Verde
La Basilica di San Francesco in Assisi, Patrimonio Mondiale dell’Unesco grazie ai preziosissimi affreschi realizzati da artisti considerati in tutto il mondo come tra i più importanti della storia dell’arte, tra cui Giotto, è una delle più importanti destinazioni del pellegrinaggio cristiano in Italia, poiché custodisce le spoglie di San Francesco ed è allo stesso tempo considerata la chiesa madre dell’Ordine Cattolico Romano dei Frati Minori. La sfida più grande del nuovo progetto di illuminazione è stata quindi quella di trovare un tema forte per illuminare le tre parti, così differenti, di cui è costituita la Basilica nel pieno rispetto del ruolo mistico, della morfologia degli spazi, delle comunità religiose e dei fedeli. A tal fine sono stati definiti degli obiettivi di progetto comuni ai tre ambienti: valorizzazione delle caratteristiche architettoniche e pittoriche; comfort visivo adeguato a tutte le attività previste; risparmio energetico e rispetto per l’ambiente.
Luogo: Assisi, PG
Fine Lavori: 2015
Realizzazione apparecchi custom: Federico Ognibene – ILM lighting con Andrea Rastrello e Alice Vianello
Cliente: Sacro Convento di Assisi
Tipologia: Cutural Heritage
Photo Credits: FABERtechnica
FABERtechnica per la Basilica di San Francesco di Assisi è:
Responsabile di Progetto e Coordinatore Scientifico: Marco Frascarolo
Coordinatore operativo: Stella Cardella
Coordinatore operativo: Roberta D’Onofrio, Sara Forlani, Elisa Forlini, Marco Frascarolo, Maria Fernanda Pellecer, Momoko Nakahara
Il progetto di illuminazione della Cappella Sistina è stato elaborato dal lighting designer Marco Frascarolo – responsabile scientifico dello studio FABERtechnica – con il supporto di un team di giovani architetti e lighting designers. Il progetto si poggia su una accurata ricerca scientifica sulle nuove frontiere di utilizzo della tecnologia LED ed è il risultato del perfetto connubio tra metodo scientifico e sviluppo tecnologico precompetitivo, all’interno di un gruppo di lavoro internazionale che ha visto impegnati, insieme ad OSRAM e FABERtechnica, l’Università di Pannonia (UP) ed il Cataluna Institute for Energy Research (IREC). Il progetto è cofinanziato della UE nell’ambito del Competitivenes and Innovation Framework Programme (PSP – CIP). La fase di studio è stata sviluppata con l’obiettivo di valutare le criticità dell’impianto di illuminazione esistente e procedere alla definizione di soluzioni progettuali migliorative, nel rispetto dei vincoli architettonici e conservativi. È stato sviluppato un modello per la simulazione delle condizioni di luce naturale in qualsiasi ora, periodo dell'anno e condizione metereologica, per definire l'illuminazione migliore anche in presenza di luce naturale. Per validare i risultati, sono state effettuate sessioni di misura con l'ausilio del Laboratorio di Fisica Tecnica dell'Università RomaTre (LIFT). La fase di progetto è stata avviata attraverso la definizione, insieme alla Commissione di Esperti dei Musei Vaticani, della quantità, qualità cromatica e livelli di uniformità della luce sugli affreschi. Da qui, simulazioni su modelli 3D, hanno portato alla definizione degli standard prestazionali degli apparecchi di illuminazione, sviluppati da OSRAM. Verifiche illuminotecniche in loco sulle prestazioni dei prototipi hanno portato all'ottimizzazione finale del sistema.
Luogo: Città del Vaticano
Fine Lavori : 2014
Sviluppo e ingegnerizzazione degli apparecchi di illuminazione: OSRAM
Studi cromatici:Università di Pannonia (UP)
Cliente: Unione Europea – Competitivenes and Innovation Framework Programme (PSP – CIP)
Tipologia: Cutural Heritage
Photo Credits: Governatorato SCV – Direzione dei Musei
FABERtechnica per la Cappella Sistina è:
Responsabile di Progetto, Cantiere e Coordinatore Scientifico: Marco Frascarolo
Coordinatore operativo fase 1: Maria Fernanda Pellecer
Coordinatore operativo fase2: Stella Cardella
Collaboratori: Andrea Benedetto, Beatrice Billi, Michele Bruno, Salvo Bucchieri, Stella Cardella, Roberta D’Onofrio, Dionisia Drakou, Sara Forlani, Arianna Dolce, Maria Antonietta Fino, Elisa Forlini, Gilda Magni, Momoko Nakahara, Giulio Stacchi, Gioia Vannicola
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